CARTOGRAFIA DIGITALE OFFLINE? ECCO LA SOLUZIONE!

E’ possibile avere una cartografia offline con le mappe dei sentieri? Posso usare questa cartografia per pianificare percorsi da casa? Posso riguardare le tracce salvate, modificarle o esportarle? Posso avere tutto questo gratuitamente? Si, si, si e ancora si! Possiamo fare questo e molto molto di più! Al giorno d’oggi esistono software cartografici che sono di grande aiuto ed è possibile scaricarli in maniera assolutamente gratuita e senza dover “crackare” niente di niente. Tra le alternative che ho avuto modo di provare devo dire che Garmin BaseCamp è stata in assoluto la migliore, vediamo il perché.



Prima di tutto mi sembra ovvio evidenziare che abbinato ad ricevitore GPS si potrà sfruttare al massimo tutto il potenziale del software. In alternativa è possibile usare anche solo uno smartphone o, se neanche questo dovesse fare al caso vostro, lo si può usare come semplice strumento di pianificazione a casa.
BaseCamp è scaricabile dal sito di Garmin (http://www.garmin.com/it-IT/shop/downloads/basecamp) ed è disponibile sia per Windows che per Mac. Niente purtroppo per Linux che deve “accontentarsi” di alternative OpenSource.
Quindi una volta scaricato che fare?

LE MAPPE


Sono senza dubbio l’aspetto principale del software: BaseCamp senza una cartografia è come un corpo senza anima. Una mappa globale con pochi dettagli è già presente ma non è assolutamente sufficiente per un uso escursionistico. Quindi è necessario capire come funzionano le mappe su BaseCamp e dove trovarle in rete. Alcune tra le migliori mappe che possono essere usate per l’escursionismo sono quelle per le mountain bike, hanno praticamente la stessa rete di sentieri e contengono sempre le curve di livello.

Come funzionano le mappe su BaseCamp?
Ci sono diverse possibilità, purtroppo (o per fortuna dipende dai casi) è più semplice averci a che fare con Windows che con Mac ma non è comunque un problema. Ecco come le mappe possono essere lette da BaseCamp:
  1. Se abbiamo comprato una TrekMap col nostro ricevitore Garmin (ma vale per qualsiasi altra mappa caricata sul ricevitore GPS) sarà sufficiente collegarlo per poter visualizzare la mappa. La TrekMap ha le curve di livello (molto importanti se non essenziali) ed un buon reticolo di sentieri nella parte alpina, ma via via che si scende verso sud la rete escursionistica diventa sempre più scarsa fino a diventare inutilizzabile. Il prodotto è buono ma a mio avviso non vale il prezzo che cosa (100€ in bundle con il ricevitore GPS o 200€ da sola). Questa è installata su una microsd e non può essere copiata in nessun modo. Ci sono guide che promettono di farlo ma il gioco non vale la candela secondo me: procedura lunga e difficile, è una operazione illegale e comunque non vale la pena per la mappa finale. Questo modo di leggere le mappe lo trovo abbastanza scomodo per due motivi: il primo è che necessita di un ricevitore GPS (che non tutti possiedono) e il secondo è che ogni volta dovremo collegare via cavo il ricevitore stesso per fare leggere le mappe. Io consiglio di avere le stesse mappe installate sul PC e sul ricevitore senza dover necessariamente collegarlo ogni volta.
  2. Scaricare mappe Open (sono file con estensione .img) e installarle con l’apposito programma di Garmin sul PC. Con Windows è tutto più semplice ma con Mac (che vuole le mappe in .gmap) le cose si complicano parecchio. In questo caso quindi consiglio di installarle solo agli utenti Windows (e ripeto che comunque non ho mai provato), per gli utenti Mac consiglio la terza soluzione. La stessa mappa in estensione .img è possibile copiarla sul dispositivo GPS e verrà letta automaticamente.
  3. Scaricare mappe Open .img e copiarle su una SD rinominata “Garmin”. Al momento che andrete ad aprire BaseCamp questo riconoscerà automaticamente la SD come fosse un ricevitore GPS mostrandovi la cartografia caricata sulla SD. Lo so che può sembrare scomodo dover ogni volta inserire una SD ma vi assicuro che è il modo più semplice e più efficace.


Ora sappiamo come visualizzare le mappe su BaseCamp, ma dove possiamo recuperarle?
In rete ce ne sono davvero di tutti i tipi: nautiche, escursionistiche, ciclistiche, ecc… Col tempo sono arrivato ad usare sempre le stesse (più o meno) ma ognuno troverà da solo quella che più ritiene adatta alle proprie esigenze. Questi link quindi sono solo uno spunto, se cercate in rete troverete sicuramente quello che vi serve.
A questo indirizzo troverete una mappa escursionistica di OpenStreetMap http://geodati.fmach.it/gfoss_geodata/osm/italia_osm.html. La mappa ha di buono che possiede molti sentieri e curve di livello (come già detto di estrema importanza) ma pecca un po' nella leggibilità a mio avviso.
A questa io affianco sempre la cartografia italiana scaricata da questo sito http://garmin.openstreetmap.nl/. La fonte è sempre la stessa, ciò che cambia è che questa non ha le curve di livello ma ha più informazioni, rete escursionistica leggermente più completa e una migliore leggibilità.
Soggettivamente preferisco usare la seconda, mentre quella con le curve di livello la uso solo se sono in ambiente e mi capita di dovere andare “a naso” senza poter seguire una rotta, la tengo come backup di sicurezza. Per chi avesse la TrekMap può lasciare stare la prima, personalmente non ho riscontrato grosse differenze.

Ricapitolando ecco i passaggi:
1 - Scarico Garmin BaseCamp
2 - Scarico la mappa dell’Italia (o di una regione) in formato .img dal sito garmin.openstreetmap.nl

3 - Copio la mappa su una SD rinominata Garmin, non importa invece rinominare il file della mappa
4 - Apro BaseCamp e dal menù in alto Mappe scelgo quale usare

BASECAMP


Anche se sarebbe bello potere spiegarne tutte le funzioni non è umanamente possibile! Cercherò quindi di fare un elenco delle specifiche principali e quelle più interessanti:
  • GPX: i file .gpx sono quelli registrati da un ricevitore GPS e qui possono essere creati ed esportati seguendo i sentieri, strade o in linea retta, possono essere importati per essere letti (quote, distanze, velocità, ecc..) e possono essere modificati. Sono il cuore pulsante della cartografia digitale, senza GPX non faremmo nulla.
  • creazione di rotte e tracce: sono due cose distinte ed il discorso è molto lungo ma ciò che importa sapere è che potremmo tranquillamente convertirle dall’una all’altra e viceversa, quindi potrete creare una rotta da seguire inserendo una serie di waypoints lungo il sentiero e una volta creata la rotta potrete convertirla in traccia…proprio come se l’aveste già percorsa
  • gestione waypoints: neanche a dirlo…
  • misure di distanze ed aree: col righello possiamo avere in modo rapido e preciso la misura di una distanza da un punto ad un altro e l’angolo azimutale
  • unità di misura: anche in questo caso può essere superfluo dirlo ma è possibile definire le unità di misura che preferiamo, molto utile nel caso di coordinate cartografiche

Queste sono davvero una piccola parte di tutte le funzioni che possiede questo programma. 
Insomma, in un unico database avrete tutte le informazioni che avete creato e raccolto (waypoints, tracce, rotte, misure di distanze, mappe, ecc…) e la possibilità di elaborare qualsiasi dato cartografico senza l’ausilio di connessione internet o altri software.
Alla domanda se esistano altri software di cartografia rispondo di si. Ne ho provati diversi, specie sotto Linux ma nessuno (a mio parere) è completo e funzionale come questo.
Se volete scaricare alcune tracce per provare il programma vi rimando alle mie tracce.

Concludo con una opinione personale sull'uso della cartografia digitale. L'escursionismo, e non solo, spesso racchiude la propria bellezza nell'avventura, nel mettere alla prova le nostre capacità e le nostre conoscenze, nell'usare solo una mappa e una bussola o magari il proprio istinto. Ciò non significa che tutto quello che non fa parte del passato sia da evitare come la peste. La mia chiave di lettura (ed è solo un punto di vista personale) è che uno strumento come questo può aiutarci nella pianificazione di un'uscita rendendola più sicura e piacevole, specie quando si tratta di "progetti" un po' più tecnici., così da capirne a priori la difficoltà. Inoltre trovo molto interessante poter rivedere, elaborare e valutare i dati di un'uscita: il tempo, il dislivello, la lunghezza, la velocità, la rotta seguita, ecc... In ultima analisi ritengo che avere uno strumento con se che possa darci l'esatta posizione (qualcuno ha detto in caso di soccorso?!) e la mappa circostante con la possibilità di creare rotte e seguirle, sia una sicurezza in più e null'altro. L'idea è sempre e comunque quella di sapere come togliersi dagli impicci anche senza l'ausilio della tecnologia ma che in condizioni di estrema difficoltà l'importante è portare a casa la pelle.

Mi scuso se non sono stato abbastanza esauriente in merito alle potenzialità di BaseCamp, il programma è comunque tutto sommato semplice e vale la pena prenderci la mano un po’ alla volta. Se qualcosa non fosse chiaro sono sempre pronto a dare maggiori informazioni. Buon carteggio a tutti!