BUSSOLA - PARTE 2: USO PRATICO

Fatta una breve premessa delle diverse tipologie di bussole e delle loro caratteristiche principali BUSSOLE - PARTE 1: SU QUALE MODELLO ORIENTARCI?, cercherò ora di spiegare a grandi linee l’utilizzo in ambiente e su carta. Non mi sono addentrato nei dettagli per diversi motivi: primo perché non è semplice spiegare a parole questo tipo di nozioni (si capiscono molto meglio all’atto pratico); secondo perché ci sono già una miriade di guide su internet anche molto più approfondite, qui voglio solo trasmettere le nozioni per uno uso base e di emergenza; terzo perché non serve imparare tutto subito…si parte dalle cose semplici e poi se ci si appassiona si scava più a fondo. Iniziamo!

AZIMUT


Sentirete spesso parlare di azimut: questo altro non è che la direzione che stiamo traguardando rispetto al nord calcolata come angolo.
Come si calcola l'azimut di un punto noto? Con le bussole da traguardo è più semplice perché, come detto nel primo articolo, la ghiera graduata gira insieme all'ago quindi si leggerà direttamente l'angolo misurato.


Nel caso invece di bussole da carteggio una volta direzionata la bussola verso il nostro punto noto dovremo fare ruotare la ghiera fino a fare coincidere il nord della nostra ghiera con l'ago diretto a nord, a questo punto l'indicatore della nostra bussola starà segnando l'angolo (per l'appunto l'azimut).



Nel caso di carteggio, o magari di percorso inverso in ambiente, si parla anche di controazimut: questa è la direzione opposta all’azimut, quindi se l’azimut è 30° il controazimut sarà 30°+180°=210°, se l’azimut supera i 180°, per esempio 235° si deve sottrarre per avere il controazimut 235°-180°=55°. Questo perché i gradi possono arrivare fino a 360°.
Dato che l’azimut è la direzione in gradi rispetto al nord, rappresenta il cuore della bussola. Le principali operazioni, su carta e non, passeranno quindi da questa dicitura.

UTILIZZO SU CARTA E TRASFERIMENTO IN AMBIENTE


Questa è tra le prime tecniche che si imparano con bussola e carta. 
Faccio una premessa grazie alla quale gli aficionados della bussola mi lapideranno: trovo questo utilizzo quasi (ripeto quasi) inutile. Se pianifico un percorso in montagna difficilmente seguirò delle linee rette perché come spesso capita gli ostacoli sono maggiori di quel che si pensa. Questa tecnica può tornare più utile in mare o comunque in spazi aperti. Per questo motivo non mi addentro in spiegazioni personali ma lascio scegliere a voi se approfondire o meno, qui c’è una valida spiegazione della tecnica: www.msmountain.it.

UTILIZZO IN AMBIENTE E TRASFERIMENTO SU CARTA


Una volta traguardato uno o più punti noti in ambiente, dobbiamo fare il punto sulla posizione in cui ci troviamo. Può essere utile, le prime volte, fare questa prova sapendo dove ci troviamo così da avere conferma che stiamo padroneggiando nel modo corretto questa tecnica e che al momento del bisogno sapremo utilizzarla. Quando è utile quindi utilizzare questa tecnica? Quando per esempio sappiamo di essere su un sentiero ma non sappiamo a che altezza, o quando siamo proprio fuori sentiero, o viceversa sappiamo dove siamo e vorremo sapere cosa stiamo traguardando (per esempio una cima).

L'esempio pratico che sto per fare è basato sull'utilizzo di una bussola da carteggio con specchio. Volendo è possibile farlo anche con altri tipi di bussole ma nel caso si volessero usare bussole da traguardo sarà poi più difficile riportarlo su carta, nel caso di bussole da carteggio sarà più difficile rilevare l'azimut.
Partiamo con ordine. Prima di tutto dobbiamo traguardare un punto in ambiente (montagna, lago, chiesa, croce, ecc…) e per farlo dobbiamo cercare di tenere il più possibile parallela al terreno la bussola (alcuni modelli montano una bolla). Nel caso della bussola da carteggio con specchietto dovrete traguardare dalla fessura centrale o dal mirino sotto e, una volta assicurati che siate esattamente allineati, girare la ghiera fino a fare coincidere l’ago nord all’interno delle due righe rosse.

Dopo questo si dovrà segnare l’azimut misurato e ripetere l’operazione con altri punti noti (in genere 2 o 3). Effettuare una sola misura, da un punto noto come può essere una cima, non è mai sufficiente perché l'unica informazione che possiamo ricavare è che siamo lungo la retta tracciata ma non sappiamo a quale altezza. L'unico caso in cui una sola misura può essere sufficiente per avere una posizione di massima è il caso in cui ci troviamo su un sentiero noto e che quindi là dove la nostra linea di traguardo intersecherà il sentiero stesso sarà all’incirca il punto in cui ci troviamo. Io preferisco fare sempre almeno 3 misure perché così facendo le tre linee che si andranno ad intersecare creeranno un triangolo (all’interno del quale sarà la mia posizione). Ma facciamo un esempio.
  1. Traguardo il primo riferimento il cui azimut misura 220° (antenna Monte Carpegna)
  2. Traguardo il secondo riferimento il cui azimut misura 150° (croce passo del trabocchino)
  3. Traguardo il terzo riferimento il cui azimut misura 94° (torrione Monte Boaggine)
  4. Calcolo i tre controazimut: antenna 220-180=40°; croce 150+180=330°; torrione 94+180=274°
  5. Riporto queste tre misure (anche disegnandole sulla carta), traccio una linea dall’antenna con direzione 40°, una dalla croce a 330° e una dal torrione a 274°. Per aiutarmi devo utilizzare le linee parallele che ci sono sul fondo della bussola (dietro l’ago per intenderci) e farle coincidere con le linee del reticolo, sempre avendo cura di orientare le linee parallele della bussola verso nord
  6. Il triangolo che si crea (per assurdo se le tre misure fossero prese correttamente al 100% le tre linee si intersecherebbero in un solo punto) sarà l’area in qui si trova la vostra posizione (nel nostro caso siamo sul Monte Pietracandela). In teoria sarebbe finita qui.
  7. Nella pratica e sul campo non date per scontato che ora sapete con certezza dove siete ma mettetevi in dubbio e cercate conferme e riferimenti (un fiume vicino a voi, dei ruderi segnati anche sulla carta, ecc..). Come già detto più volte è il nostro cervello che rileva i dati in entrata (misure) e che li elabora (calcoli su mappa) quindi tanto più precisi e attenti sarete tante più possibilità di non sbagliare avrete.

Nella pratica comune spesso viene utile più che altro orientare velocemente la carta senza fare alcuna misura. Con un minimo di senso dell’orientamento, una volta ruotata la mappa verso nord, si è già in grado di capire cosa ci sta attorno e capire dove siamo. Per orientarla basta appoggiare la bussola al bordo della carta (naturalmente avendo cura di impostare la ghiera su N in alto) e ruotarla. Naturalmente questa è solo una indicazione di massima ma spesso è il metodo più rapido e più utile una volta pianificata bene un’uscita già da casa.


ESATTA POSIZIONE SULLA CARTA (COORDINATE UTM)


Pur non volendo tralasciare nulla sull’argomento non voglio nemmeno addentrarmi troppo nel discorso delle coordinate, della loro storia e differenza. L’unica cosa che voglio puntualizzare è l’utilizzo delle coordinate UTM per dare una posizione precisa utilizzando carta e bussola.

Uno dei reticoli (non l’unico) che troviamo sulle carte ha linee orizzontali e verticali che distano un km tra loro. Sapendo che queste linee distano una misura precisa tra loro ed avendo sulla bussola da carteggio una scala graduata per calcolare i metri nella scala 1:25.000, è possibile dare le coordinate esatte di un punto sulla mappa in modo semplice, rapido e preciso. Nella sostanza ogni punto del globo fa riferimento ad una zona definita da un numero ed una lettera: il numero rappresenta lo “spicchio verticale” compreso tra due ipotetiche linee, e la lettera rappresenta lo “spicchio orizzontale”. Definita la zona si scrivono i km a partire dal meridiano ovest di riferimento e dall’equatore. Ma facciamo un esempio. Nella foto qui sotto a sinistra è rappresentata una porzione di carta del Montefeltro (entroterra riminese). La zona di riferimento è indicata in genere in alto a sinistra o nella copertina della carta topografica, nel nostro caso è 33T. Come è possibile notare questa zona è compresa tra 296 e 298 km a est del meridiano di riferimento e tra 4852 e 4855 km a nord dell’equatore. Se volessi comunicare le esatte coordinate in cui mi trovo (per esempio località Valle) utilizzando la nostra bussola, sarà sufficiente posizionare la scala di riferimento in maniera crescente (difficile da spiegare a parole, nell’immagine a destra risulta tutto più chiaro).


In sostanza se ci troviamo in località Valle la nostra posizione sarà 33T 297350 4854450, dove: 33T è la zona, 297 sono i km dal meridiano ovest di riferimento, 350 sono i metri a destra del meridiano 297 (perché la numerazione sale da sinistra a destra), 4854 sono i km a nord dell’equatore, 450 sono i metri sopra al meridiano 4854. In questo modo abbiamo una posizione con un errore pari a circa 50m (più che accettabile).
Per avere un’idea della suddivisione delle zone nel mondo rimando a questo link: http://web.tiscalinet.it/Yosemite/Trails/3352/italia/utm.html.

DECLINAZIONE E INCLINAZIONE MAGNETICA


foto 1
Per concludere è bene chiarire che la bussola punta al nord, ma non direttamente al nord reale bensì al nord magnetico. Lo so che questo lo sanno tutti, non tutti però forse sanno che in alcuni punti del globo le due direzioni possono differire di molti gradi!
E’ bene puntualizzare questa cosa perché il nord magnetico non è sempre situato nello stesso punto, e anzi nel corso dei secoli (pardon, millenni!) il polo positivo si è spostato da nord a sud svariate volte. Per farvi capire come si stia muovendo vi lascio un foto qui accanto da esempio, foto 1 (questa la fonte www.vialattea.net).

foto 2
Dato che le carte sono tutte orientate rispetto al nord geografico dobbiamo correggere questo “errore”, parliamo quindi di declinazione magnetica. Non ne parlerò approfonditamente (il discorso è più lungo di quello che si pensa) ma vorrei almeno spiegare di cosa si tratta in poche parole. Faccio riferimento alla foto 2 qui accanto (fonte www.vialattea.net) per fare capire che le linee del nord magnetico non coincidono con quelle del nord geografico (quelle che poi si vedono sulle carte topografiche).

Quindi il nord reale potrebbe, a seconda del luogo in cui ci troviamo, essere più a est o a ovest. Come capire di quanto è l’errore? Alcune carte riportano la declinazione relativa alla data di pubblicazione e lo spostamento annuo, due calcoli ed è fatta (utile specie per carte che cominciano ad avere almeno 40-50 anni sulle spalle). Per calcolare la declinazione in tempo reale, utile per le ultime carte prodotte, vi rimando a questo link: http://www.ngdc.noaa.gov/geomag-web/#declination

Tanto per capirci, ad oggi ecco un elenco della declinazione magnetica di alcune città. Il nord magnetico si trova rispetto al nord geografico:
  • Roma 2° 34' 34" E (si sposta di  5.7' E ogni anno)
  • New York 13° 4' 41" W (si sposta di  1.4' E ogni anno)
  • Pechino 6° 37' 14" W (si sposta di  3.2' W ogni anno)
  • Cape Town 24° 51' 10" W (si sposta di  5.2' W ogni anno)
  • Sydney 12° 27' 22" E (si sposta di  0.6' W ogni anno)
Ho volutamente scelto 5 importanti città nei 5 continenti. Due cose saltano subito all’occhio: in Italia la declinazione è pressoché trascurabile (inutile correggere due gradi di declinazione se poi spesso i nostri strumenti non hanno quel grado di precisione); secondo aspetto, la correzione in alcune importanti città può arrivare fino a 24° (tanto per fare un esempio)…il che rende necessario sapere utilizzare bene la declinazione in caso si preveda di usare la bussola anche all’estero. Molte bussole (specie da carteggio) riportano un sistema per impostare la declinazione, se pensate di doverla usare anche fuori dall'Italia conviene farci un pensierino.

A tal proposito, e con questo concludo il discorso, è bene sapere che esistono bussole con ago globale. In che senso? Nel senso che oltre alla declinazione c’è anche da considerare l’inclinazione magnetica, l’ago infatti tenderà a puntare verso il basso/alto spostandoci da un emisfero all’altro. Le bussole con ago globale compensano questo problema. Il prezzo di queste ultime si aggira dai 50€ in su.